Valutazione finale, ecco l’ordinanza (ancora in bozza)

La parola d’ordine è tutti promossi. Praticamente le uniche possibilità di bocciare sono riservate a studenti sempre assenti (o che abbiano un elevato numero di assenza già prima della sospensione delle attività) oppure per gravissimi provvedimenti disciplinari.
La valutazione non potrà scaturire dalla media aritmetica dei voti – ma questo avveniva già prima -, o dall’aver raggiunto o meno le competenze legate al proprio ciclo di studi, ma si baserà sull'”attività didattica
effettivamente svolta, in presenza e a distanza, utilizzando l’intera scala di valutazione in decimi”.
Anche la valutazione degli studenti nella scuola primaria avverrà utilizzando i voti e non i giudizi – e questo nonostante le sollecitazioni degli ultimi tempi, perché secondo il ministero bisogna muoversi all’interno della normativa esistente.
Allo stesso modo non sono stati modificati i criteri per l’attribuzione del credito scolastico per gli studenti del terzo e quarto anno. “Nel caso di media inferiore a sei decimi per il terzo o il quarto anno, è attribuito un credito pari a 6, fatta salva la possibilità di integrarlo” nel corso del prossimo anno scolastico.
I docenti ed i consigli dovranno aggiornare “ove necessario, le
progettazioni definite a inizio anno scolastico, al fine di rimodulare gli obiettivi di apprendimento, i mezzi, gli strumenti e le metodologie” usate, e devono individuare “per ciascuna disciplina, i nuclei fondamentali e gli obiettivi di apprendimento non affrontati o che necessitano di approfondimento” nel prossimo anno scolastico. Per gli alunni diversamente abili o con problemi di apprendimento si possono prevedere modalità di recupero specifico.
L’Invalsi ha già offerto i suoi servizi: è pronta a fornire prove che potranno servire ai docenti ed ai consigli di classe per valutare gli apprendimenti dei propri studenti.
Ordinanza concernente la valutazione finale degli alunni per l’anno scolastico 2019/2020