Riflessioni sulla maturità ai tempi del Covid e sul DAD

I LETTORI CI SCRIVONO
di Rosalba Cassano
Punti di debolezza di questo Esame di Stato:
1) L’ELABORATO SOSTITUTIVO DELLA SECONDA PROVA. Si tratta di un compito in più per i docenti delle materie caratterizzanti di ogni indirizzo che sono stati sempre alla mercé degli studenti per i continui chiarimenti . Elaborato che , in parte, gli studenti hanno svolto aiutati da “fonti” altre, come gruppi specialistici su fb o docenti che hanno voluto rivivere l’emozione di ritornare ad essere “maturandi”. Lavoro che ha ridotto le discipline caratterizzanti solo allo sviluppo di una traccia, azzerando la fatica di un programma curricolare svolto durante l’a.s. e in modalità DAD. Lavoro in più , per soli due docenti della commissione ( leggere entro il 16 giugno n. 20 elaborati circa, consegnati il sabato 13 giugno anche di pomeriggio, ognuno dei quali minimo di 5 pagine non è cosa da poco…una mia alunna ha scritto 15 pagine!), lavoro per giunta non valorizzato con una retribuzione maggiore rispetto al resto della commissione.
2) I TEMPI. Un’ora soltanto durante la quale il candidato deve relazionare : 1. sull’elaborato presentato (organizzato per due discipline); 2. su un argomento di Letteratura italiana; 3: sul documento presentato da parte di tutta la commissione ( quindi 6 discipline) ; 4. su Cittadinanza e costituzione; 5. su ex Alternanza scuola-lavoro.
Ritmo frenetico e poco sereno per una valutazione conclusiva così importante!
LA DAD
Una riflessione in merito alla DaD: assurdo aver saputo che in alcune scuole diversi docenti non hanno svolto le ore curriculari durante la sospensione delle attività didattiche mentre gli stessi in collegio on – line hanno affermato di aver svolto i progetti “regolarmente” anche da remoto ed accettare serenamente che questi docenti saranno premiati doppiamente anche con il bonus !
Non c’è equità nella distribuzione delle ricompense e dei riconoscimenti lavorativi considerando che durante la DaD vi è stato un aumento anche dell’attività burocratica ( ogni giorno è stato necessario compilare il registro elettronico, annotare le valutazioni “formative”, registrare su Classroom gli approfondimenti e correggere gli esercizi assegnati) che si è aggiunta alla necessità di autoaggiornarsi per ore sulle nuove modalità di didattica.
Tutti promossi
In ultimo, ma non per ultimo, aver dovuto promuovere quegli studenti che non hanno seguito seriamente e con senso del dovere le lezioni, perché consapevoli già da marzo di avere la promozione certa all’anno scolastico successivo per poi ” recuperarli” con Il PAI o cimentarsi con la compilazione del PIA non è stato altro che un ulteriore momento di umiliazione umana e professionale per tutti quei docenti che hanno lavorato con scienza e coscienza.