Rientro a scuola, fino alla media sarà in presenza

Rientro a scuola, fino alla media sarà in presenza
Continuano le anticipazioni sul rientro a scuola di settembre secondo la Task force sulla scuola

Cosa ci dobbiamo aspettare a settembre? Secondo Amanda Ferrario, dirigente scolastico che fa parte della task force sulla scuola “Stiamo lavorando per riportare gli studenti dell’infanzia e della primaria di primo e secondo grado in aula a settembre. Per le superiori prevediamo invece ancora una didattica mista in presenza e a distanza”.

La società civile

Nel suo intervento al programma radiofonico “Radio uno giorno per giorno”, la dirigente ha raccontato che “la novità rilevante è che abbiamo ascoltato tutti i mondi: studenti, genitori, rappresentanze dei docenti, dirigenti scolastici, il terzo settore, ci stiamo facendo portavoce delle istanze che vengono dalla società civile. Lo scopo è quello di riaprire le scuole a settembre perché il rapporto umano è la cosa principale e la scuola senza studenti non esiste”.

L’autonomia scolastica

Per Amanda Ferrario: “Il rapporto che consegniamo oggi alla ministra Azzolina è di lungo termine ed è operativo. Contiene indicazioni che fanno leva sull’autonomia delle scuole, perché nei diversi territori saranno possibili soluzioni diverse con accordi con gli enti locali, con i mezzi di trasporto e l’utilizzo del terzo settore per poter garantire più tempo scuola fisico soprattutto ai bambini della scuola di primo ciclo che sono quelli che ne hanno più bisogno”.

Le misure sanitarie

Il rapporto della task force non si occuperà della parte sanitaria perché “non compete al nostro comitato ma a quello tecnico-scientifico sono loro che ci devono dire con esattezza quale sarà la distanza che andrà mantenuta, chi dovrà mettere le mascherine e per quanto tempo dovrà tenerle e come si dovrà mangiare a mensa”.

L’unità oraria

La task force si occupa di altro, come “ridefinire l’unità oraria che non deve essere necessariamente di 60 minuti, in modo tale da poter garantire il tempo scuola a tutti gli studenti. Farli entrare in maniera scaglionata durante l’arco della giornata e non tutti alle otto, utilizzare per le lezioni non soltanto le aule ma anche parchi e giardini, gli oratori messi in sicurezza con le necessarie precauzioni, le strutture dei comuni”.

Più musica e sport

Secondo la Ferrario, “Le scuole possono fare accordi per progetti con gli enti locali al fine di integrare la didattica: più musica, più sport, più cinema e teatro, più arte. Soprattutto nelle scuole di primo ciclo dove non vogliamo sacrificare il tempo scuola, non vogliamo che si torni a settembre con una didattica a distanza o una didattica mista, i bambini della scuola dell’infanzia, elementare e media devono poter essere in un contesto di socialità”.

Roberto Bosio

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