Rientro a scuola: dal primo settembre tutti in classe

Rientro a scuola: dal primo settembre tutti in classe
Risoluzione della maggioranza in commissione cultura della Camera

“Dal primo settembre tutti in classe, con un piano pedagogico nazionale per il recupero del debito formativo accumulato negli ultimi mesi da tutti gli alunni e gli studenti; una roadmap rigorosa sulla sicurezza: dai test
sierologici per il personale scolastico alla sanificazione di tutti i locali; e una riserva del 15% di tutti i finanziamenti pubblici e del 20% di quelli europei da destinare a scuola e infanzia”.

Questa è in sintesi la risoluzione da una ventina di parlamentari della maggioranza presentata in Commissione Cultura – come Fusacchia (+Europa), Lattanzio (M5s), Quartapelle (Pd), Muroni (Leu), Palazzotto (Leu), Toccafondi (Civica popolare), De Giorgi (Pd), Fioramonti (ex M5s), Ruocco (M5s), Siani (Pd), Magi (+Europa), Nitti (ex M5s), Prestipino (Pd), Carbonaro (M5s), Frate (ex M5s), Gribaudo, Rizzo Nervo, Schirò, Siragusa (Pd), Ungaro (Iv), Villani (M5s). Il testo verrà discusso la prossima settimana.

Secondo il testo: “La preoccupazione è chiara, la chiusura delle scuole ha prodotto un pericoloso aumento del tasso di abbandono scolastico, esacerbato le disuguaglianze e creato sacche di povertà educativa sempre più ampie, oltre che una generale sofferenza diffusa. Molti studenti e studentesse a casa non avevano accesso alla rete e ai device necessari a seguire le lezioni, e nei casi peggiori nemmeno a pasti equilibrati o a un ambiente protetto e sereno. La carenza di socializzazione e sostegno è stata inoltre particolarmente grave per gli studenti con disabilità”.

Speriamo che non sia l’ennesima occasione in cui il Parlamento applica alla scuola il principio dell'”Armiamoci e partite” – ovvero imponga qualcosa alla scuola senza prevedere l’erogazione di risorse aggiuntive. Il rischio è che a settembre manchino all’appello 1/3-1/4 degli insegnanti – i precari.

Roberto Bosio

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