Questa sara una “vera maturità”

Questa sara una “vera maturità”

L’esame di maturità di quest’anno sarà scritto nei libri di storia. In questi mesi ci sono state numerose polemiche attorno all’esame in presenza, con la nascita sui social di gruppi che chiedevano invece l’esame di maturità online. Alla fine oggi c’è il rientro a scuola di mezzo milione di studenti.

Avremo un esame diverso rispetto al passato, senza scritti, senza membri di commissione esterni, tranne il presidente. Qualcuno parla, a sproposito, di esame depotenziato e facilitato. Nulla di più falso! Dopo tre mesi di chiusura con l’esterno e di rapporti virtuali, le implicazioni psicologiche saranno notevoli. Non sarà facile per molti ragazzi riaffacciarsi a scuola e riprendere per un’ora le forze emotive, come se in questi mesi nulla sia accaduto. La stessa incertezza che c’è stata attorno alle modalità d’esame e le tantissime fake news che sono circolate in questi giorni non hanno contribuito a dare serenità ad uno dei momenti più importanti della vita.

Questa maturità è stata privata di tanti riti, tutti ricordiamo la nostra cena dei 100 giorni o le ore frenetiche a correggere la tesina. Quest’anno non ci sarà stato neanche il rito degli ultimi anni: la nottata su internet alla improbabile ricerca di anticipazioni sulle tracce degli scritti. Non avremo avuto gli ultimi giorni frenetici di lezione in cui si cerca di recuperare in qualche materia per avere un pugno di crediti in più, o le interminabili conversazioni in classe tra docenti e studenti su come sarà l’esame, sul cosa studiare, sulle ansie e sulle paure del sedersi lì al centro della commissione. La difficoltà per gli studenti sarà la stessa e per molti sarà maggiore. Troppo spesso siamo abituati a valutare prove ed esami solo dal punto di vista della quantità e dalla rigidità delle valutazioni. Con la tempesta del Coronavirus dobbiamo iniziare a capire che esiste la fragilità emotiva e che, anche la prova più semplice, diventa una montagna dopo mesi in cui gli organi di informazione ci hanno raccontato solo di contagi e di morti. Questo i docenti lo sanno bene, ma è importante chiarirlo a chi docente non è, ed è solito pontificare su realtà che non conosce. Spregevoli sono stati in questi mesi gli attacchi gratuiti agli insegnanti da parte di numerosi organi di informazione. La difficoltà sarà maggiore infatti anche per le commissioni. Rivedere dal vivo i propri studenti, quei ragazzi accolti 5 anni prima poco più che ragazzini e che dopo quest’esame saranno donne e uomini, non può che comportare emozione. Per molti scatterà la tentazione di abbracciare i propri ragazzi uno ad uno, ma ci saranno i protocolli di sicurezza ad impedirlo. Sarà anche difficile avere un metro sereno di valutazione soprattutto dopo tre mesi di lezioni a distanza. La nostra professionalità e la nostra esperienza, ci faranno superare queste difficoltà e renderanno incancellabile il ricordo di questi giorni per tutti.

Questa sarà una vera prova di maturità!

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Vito Carlo Castellana

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