Maturità 2020, arriva lo sciopero degli studenti

Gli studenti che si oppongo agli esami di Maturità in presenza indicono uno sciopero virtuale per il 21 maggio
La Maturità in presenza non preoccupa solo gli insegnanti. Ci sono anche tanti maturandi che non capiscono le ragioni di un esame in presenza che tanto finirà comunque per promuovere tutti i maturandi.
Il primo sciopero studentesco online
Migliaia di studenti italiani (attualmente sono circa 46.000, ma il loro numero cresce progressivamente) attraverso la pagina Instagram @nomaturita2k20 e Facebook (https://www.facebook.com/nomaturita2k20/) hanno lanciato per oggi – giovedì 21 maggio – uno sciopero dalle lezioni di didattica a distanza, “perché, nonostante le nostre ripetute richieste, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina non ha mai accettato un confronto con noi né ha dato segno di aver valutato le nostre proposte in merito all’esame di Stato. Gli studenti devono essere necessariamente considerati come interlocutori nella discussione volta a definire le modalità d’esame. Devono essere partecipi del loro futuro”.
Le ragioni della protesta
Queste sono le ragioni dello sciopero in 10 punti:
- Gli studenti non sono stati ascoltati. La Ministra ci vede ma non ci considera
- Nonostante il tentativo, il diritto all’istruzione non è stato garantito
- Il 33,8% delle famiglie italiane non ha pc o tablet (ISTAT 6/04/2020)
- Non c’è chiarezza sulle modalità d’esame
- Troppe responsabilità ricadono su presidi e insegnanti
- 1a e 2a prova sono state rimpiazzate con un complesso surrogato che non le sostituisce
- I privatisti non potranno fare l’esame a giugno
- Le misure igienico-sanitarie non sono sufficienti. Dovremo autocertificarci invece di avere tamponi e misurazioni della temperatura
- Anche presidi, professori e Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione sono contrari a questo esame
- L’esame in presenza non è un test per capire quando le scuole potranno riaprire. Studenti e insegnanti non sono cavie.
Le proposte degli studenti
Gli studenti cosa chiedono? Di cancellare anche l’interrogazione che tanto rischia di essere solo una farsa, visto che “Paesi europei ed extraeuropei segnati meno di noi dall’emergenza sanitaria stanno annullando gli esami”. Il voto in centesimi dovrebbe uscire dalla media dei voti degli ultimi tre anni, moltiplicata per dieci più un bonus da attribuirsi in base al curriculum del triennio.