“Lettera a una professoressa di Don Milani”

Sono passati più di 50 anni.
Lettera a una professoressa di Don Milani è pubblicata a Firenze nel 1967. Don Milani, il priore che, con i suoi ragazzi di Barbiana, aveva scritto quel libro.
Un duro attacco a una scuola che voltava le spalle agli allievi in difficoltà agli alunni
poveri. Con amabile disincanto descriveva la realtà di una scuola dell’obbligo “tagliata su misura dei ricchi” , una scuola fonte di ingiustizia sociale.
L’accusa divenne subito il manifesto per un sistema formativo più inclusivo e più giusto e di una pedagogia e una metodologia, d’insegnamento aperte, collaborative, innovative, concrete. Cosa ci resta oggi di quel messaggio? Più di 50 anni dopo il messaggio di Don Milani riscopre un ancora un mondo scosso dalle richieste di giustizia. Le richieste , proteste dagli Stati Uniti si sono diffuse in tutto mondo. No alle discriminazioni. Sarà ancora attuale la lettera di Don Milani…
Sembra che la lettera non sia ancora invecchiata. I tempi sono diversi. La scuola è diversa e la società in cui viviamo è stata rivoluzionata. La povertà e molte discriminazioni sono state combattute. Di certo i disagi educativi, le marginalità e le esclusioni hanno hanno cambiato pelle , sono meno evidenti , meno giustificate. ma ancora presenti sotterranee striscianti. Non sono rimosse, forse per questo dopo 50 anni si continua a chiedere ancora nel mondo più uguaglianza e giustizia sociale.