LA DAD È ANDATA MALE, MA VOGLIAMO PARLARE DELLA BUROCRAZIA??!

LA DAD È ANDATA MALE, MA VOGLIAMO PARLARE DELLA BUROCRAZIA??!

di Montesquieu

Un po’ era atteso: anzi, lo sapevamo tutti da tempo che la generazione Dad avrebbe grandemente sofferto il GAP educativo rispetto a chi a scuola ci andava tutti i giorni. Del resto, e lo diciamo subito, che altro si poteva fare?! Abbiamo optato per la DAD turandoci il naso, per mantenere la relazione educativa, consapevoli che i contenuti disciplinari ne avrebbero sofferto. Rispetto al niente, era un qualcosa. Possiamo persino comprendere la ministra Azzolina, la quale introdusse in pompa magna la DID, un maquillage della DAD per il 2020-21, in presenza di scuole non sicure, ad esempio prive di sanificatori d’aria pur se dotate di banchi a rotelle, e in mancanza di mezzi di trasporto adeguati. Quindi, i dati Invalsi usciti in queste settimane sull’andamento della scuola italiana, soprattutto laddove la chiusura delle scuole è stata maggiore, sono una conferma tristemente attesa.

Comunque, se la DAD è andata alla meno peggio, a volte a macchia di leopardo, gli uffici pubblici sono stati costantemente e uniformemente chiusi e rinserrati, come se il virus li sottoponesse a una sorta di assedio, cui, tra l’altro, gli assedianti rispondevano da casa. L’hanno chiamato Smart-working, ed è tuttora prorogato, per l’attuale quarta ondata di Variante Delta, fino al 31 ottobre 2021, ma la pubblica amministrazione non era affatto preparata ad affrontarlo: mancanza di mezzi tecnologici, di personale formato, di infrastrutture digitali. Tutti abbiamo potuto ottenere solo con grandi difficoltà o persino, a volte, rinunciare a certificati pubblici, pratiche amministrative, persino al prestito dei libri. La burocrazia a distanza si è meritata il suo acronimo: BAD!

Ed infine, vogliamo parlare del settore più strategico del Welfare moderno: la Sanità. Abbiamo avuto reparti ospedalieri chiusi per mesi, interventi rinviati, accertamenti procrastinati, studi medici inaccessibili, file e assembramenti all’esterno degli ambulatori, in ossequio alle misure anti-Covid. Non qui verranno approfonditi i danni alla salute pubblica, oltre e collateralmente a quelli del Covid, delle misure di profilassi e di contenimento del virus, ma anche la Sanità a distanza si è meritata il suo triste acronimo: SAD!

Siamo alle conclusioni: l’attività a distanza ci ha colto impreparati, ma la scuola non ha fatto peggio di altri. Vale la pena ricordare il recente commento di Roberto Ricci, responsabile dei test Invalsi: “è del tutto inappropriato attribuire i risultati alla Dad. Bisogna prendersi cura della scuola”.

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *