I presidi all’Azzolina: “Così l’esame di terza media è impossibile”

I presidi all’Azzolina: “Così l’esame di terza media è impossibile”

Già da giorni stanno circolando le bozze delle ordinanze ministeriali su valutazione finale ed Esami di Stato. Già stanno circolando le valutazioni negative espresse da diversi dirigenti scolastici sui social. Ieri sul tema è intervenuta anche la principale organizzazione sindacale dei dirigenti scolastici – mi riferisco ovviamente all’Associazione Nazionale Presidi (ANP) – con una lunga lettera alla ministra Lucia Azzolina.

L’organizzazione presieduta da Antonello Giannelli solleva dubbi in particolare sull’esame di terza media. Un problema è rappresentato dalla “grande aleatorietà della valutazione finale, evincibile dall’art. 7, co. 3, con possibilità di esplosione del contenzioso”, ma soprattutto i “tempi troppo ristretti” per svolgere tutti gli adempimenti previsti.

“Entro il termine delle lezioni”, “ogni dirigente di scuola secondaria di primo grado si troverebbe a dover:

  1. riunire il collegio per deliberare modalità e criteri di valutazione dell’elaborato e del percorso triennale, in ossequio all’art. 1, co. 2, D.Lgs. 62/2017 e al principio di pubblicità che deve informare la materia;
  2. riunire i consigli di classe per declinare detti criteri e modalità, individuare la tematica da assegnare a ciascun alunno e formulare proposte sul calendario delle presentazioni (art. 3, co. 1; art. 4, co. 3 e art. 6);
  3. assegnare un termine congruo per la formulazione dell’elaborato (almeno una settimana);
  4. partecipare, presiedendo i rispettivi consigli, alla presentazione degli elaborati (sei classi terze di circa 25 alunni richiedono, per una simile attività, almeno 13 giorni, compresi i sabati)”.

E tutto questo dovrebbe avvenire mentre si sta ancora svolgendo la Didattica a distanza, e quindi questi adempimenti potrebbero avvenire solo nel pomeriggio. L’unico modo per evitare una situazione di caos organizzativo sarebbe quella di lasciare ad ogni scuola la possibilità di “calendarizzare le operazioni d’esame, prevedendo che queste si concludano entro il termine, realistico, del 30 giugno”.

Roberto Bosio

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