Flora Frate: l’accordo raggiunto ieri non può dirsi soddisfacente

Flora Frate: l’accordo raggiunto ieri non può dirsi soddisfacente
L’on. Flora Frate ritiene insoddisfacente l’accordo raggiunto sul concorso

L’on. Flora Frate interviene sull’accordo raggiunto ieri: “Ho sostenuto convintamente l’impraticabilità dei concorsi in piena pandemia e mi sono sempre espressa criticamente sulla prova a crocette. Ed è evidente che l’intervento del Presidente del Consiglio, da me auspicato, abbia smentito platealmente la linea che il Ministero dell’Istruzione ha tentato di imporre fino alla fine. Tuttavia, l’accordo raggiunto ieri sera non può dirsi soddisfacente.” Il vero problema, per l’onorevole è che manca una proposta politica per la stabilizzazione dei docenti, infatti: “I precari chiedevano e si aspettavano un atto coraggioso e non un intervento parziale, limitato alla gestione del contingente, con il quale in buona sostanza si sceglie di non decidere andando, addirittura, a peggiorare la situazione. A settembre si registrerà il picco storico (200mila unità) di contratti a tempo determinato. Una gigantesca contraddizione che mostra plasticamente la debolezza strutturale, e la totale inadeguatezza, delle scelte adottate.

E’ da mesi che si assiste ad una serie di annunci e di dichiarazioni, continua l’onorevole “Da dicembre assistiamo ad una girandola continua di impuntature, ideologismi ostili, retorica vuota di ogni contenuto. Se si fosse lavorato alacremente, senza inseguire il protagonismo a tutti i costi, forse le cose sarebbero andate diversamente. Questa consapevolezza è diffusa dentro la Maggioranza. Altrimenti, perché porre un voto di fiducia (salvo smentite dell’ultima ora) che blinda di fatto il Decreto impedendo alle Commissioni e all’Aula di emendare il testo? È chiaro a tutti che ai vertici del Ministero dell’Istruzione regna il caos nonostante la sfilza di esperti, comitati, taske force e chi più ne ha più ne metta. A mancare, come sempre, è la politica e il buon senso.

Polemica pesante soprattutto sui vertici del ministero, un attacco non troppo velato diretto probabilmente alla stessa Lucia Azzolina.

Redazione

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