Dress code a scuola, esistono dei limiti?

Dress code a scuola, esistono dei limiti?

Una foto di una studentessa su Twitter sta diventando virale – la trovate qui sotto – e sta scatenando una discussione se sia necessariop o meno avere un abbigliamento adeguato quando si va a scuola.

Com’è vestita la ragazza?

Visto che la foto potrebbe scomparire da Twitter, vi scrivo che la ragazza ha il volto coperto (per questo non mi sono fatto problemi a pubblicare la foto, ed ha un top che le lascia il ventre scoperto e pure i jeans strappati. I larghi buchi dei pantaloni le lasciano scoperte buona parte delle gambe. La ragazza infine, oltre al cellulare, ha in mano una sigaretta elettronica.

Alcuni commenti

A parte il diluvio di commenti del genere “Noi a scuola non abbiamo nemmeno il tetto tra un po’”, la ragazza è stata travolta da una serie di commenti negativi. Eccone qualcuno ad esempio:

“Non mi sembra un abito adeguato er andare a scuola. Hai tutto il giorno per uscire così. Se fossi il preside ti manderei a casa”.

“a scuola vestita così? andiamo bene”.

“domanda no insulto: ma a scuola non ti dicono nulla dei pantaloni?”.

“No tesoro mi dispiace se entri nella mia aula così faccio CHIAMARE A CASA perché vengano a portarti il cambio #scuola #dresscode“.

“Da ex insegnante, ti avrei rispedita a casa, e avrei preteso il rientro solo se accompagnata dai genitori. Il luogo che ti si confà è la discoteca”.

Botta e risposta

Una ragazza della cosiddetta generazione Z ha cercato di difendere la protagonista dello scatto così: “Siete retrogradi se pensate che a scuola ci sia ancora un dress code o del rigore da rispettare e siete ancora più retrogradi se nel 2023 ponete l’attenzione solo sull’aspetto estetico. Poi ognuno fa quello che vuole, io non ci sono mai andata a scuola con la pancia scoperta ma non rimango sconvolta se qualcun altro lo fa”.

Anche lei ha ricevuto soprattutto critiche di questo tenore: “La scuola non è casa tua. Il retrogrado non è chi esige un certo comportamento, ma chi pensa di poter fare il ca**o che vuole dovunque si trovi”.

Morale: l’argomento del dress code a scuola sarebbe importante, trattato dai social rischia di diventare una questione da tifoseria dove è difficile andare al di là dello slogan…

Vittorio Borgatta