Decreto scuola, bagarre in aula e striscione “Azzolina bocciata”

La Lega fa ostruzionismo e il voto finale sul decreto scuola slitta a domattina
Continua l’ostruzionismo dell’opposizione sul decreto scuola. Che hanno ottenuto una piccola vittoria: la votazione definitiva del provvedimento arriverà domani.
“Azzolina bocciata” striscione legista
Al termine dell’intervento del capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, i deputati salviniani hanno esposto uno striscione con la scritta “Azzolina bocciata”, e hanno urlato cori “vergogna, vergogna”, verso la maggioranza. La ministra era presenta in aula, seduta sui banchi del governo. C’è voluta una breve sospensione della seduta per riportare l’ordine.
Le parole della Lega
Cosa ha detto il leghista Riccardo Molinari? Che la “Lega è in Aula da 24 ore per dire no allo sfacelo della scuola che il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sta per lasciare in eredità a insegnanti, studenti e genitori”.
Cosa ci dobbiamo aspettare? “Taglio delle cattedre e conseguente contrazione del numero dei docenti che porterà ad un anacronistico accorpamento delle classi che va contro le linee guida degli esperti della stessa Azzolina. Stesso triste destino per le scuole paritarie: 900 mila alunni, 130 mila lavoratori e 13 mila istituti abbandonati al loro destino. La Lega continua la sua battaglia in aula al fianco di insegnanti e studenti. Peccato che il ministro Azzolina si sia visto pochissimo in aula…”.
La risposta pentastellata
Ovviamente il M5S la pensa diversamente, come sottolinea Gianluca Vacca, capogruppo in commissione Cultura a Montecitorio: “Esami di maturità che ritornano con scritto e orale a una settimana dall’inizio, 1 milione di studenti e 3 milioni di personale scolastico costretti a rientrare immediatamente in condizioni di sicurezza critiche, nessuna accelerazione per gli interventi di edilizia scolastica. Sono questi e tanti altri i danni di cui si rendono responsabili le opposizioni se perseguono la sciagurata via dell’ostruzionismo per far decadere il decreto Scuola, impedendone la conversione”.