Coronavirus: Figli e figliastri!

Coronavirus: Figli e figliastri!
Misure rigidissime con le attività private. Zero precauzioni nel pubblico e sopratutto nella scuola.

Dopo aver preso visione del protocollo di sicurezza per gli esami di maturità, approntato dal ministero e avvallato dal CTS, non si può che restare perplessi. Quanto previsto per la scuola è di gran lunga differente rispetto alle regole stringenti che sono state imposte alle attività private.

L’Inail ha classificato l’attività del settore scolastico a rischio medio-basso, cosa già di per sé contestabile soprattutto se rapportata alle reti di relazioni che la scuola muove. Il personale scolastico è di circa un milione di addetti e gli studenti sono oltre 8 milioni. Già questi numeri ci dicono che solo in termini di mobilità, con impegno di mezzi pubblici da parte di chi è coinvolto nel mondo della scuola e milioni di contatti giornalieri, il settore istruzione è ad altissimo rischio. Le indicazioni date per un esame di maturità in sicurezza pertanto appaiono insufficienti.

Non appare chiaro su chi ricadrà la responsabilità della sicurezza delle commissioni; da un lato potrebbe sembrare scontato che sia il D.S., ma ricordiamo che sicuramente il Dirigente sarà impegnato come presidente di commissione in un’altra scuola e quindi non potrà controllare direttamente quanto accade.

Altrettanto incerta sembra la richiesta di autocertificazione del proprio stato di salute che i componenti della commissione e i candidati dovranno rilasciare. Non vi è garanzia alcuna che i dichiaranti, anche in buona fede, non siano contagiati dal virus, visti i tempi di incubazione.

Altro aspetto dubbio è quello della sanificazione. Nel privato si pretende che una ditta specializzata faccia la sanificazione e rilasci una dichiarazione di conformità, nella scuola la sanificazione spetterebbe ai collaboratori scolastici. Ci chiediamo quale formazione sia stata data al personale e quali strumenti saranno forniti per la sanificazione. Ad oggi non ci risulta ci sia stato nulla di tutto ciò e niente si prevede all’orizzonte. In alcune zone d’Italia inoltre, sicuramente il 17 giugno per rinfrescare gli ambienti si dovranno accendere i condizionatori, sarà stata prevista una sanificazione degli stessi? Sembra che tutto sia lasciato al caso e che l’unico scopo sia quello di far vedere che si riparte ad ogni costo. Anche a scapito della sicurezza e della salute.

Guido Ferrari

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