Concorso straordinario, ancora fumata nera

Concorso straordinario, ancora fumata nera
Tra i partiti della maggioranza manca ancora l’accordo sul concorso straordinario per il ruolo

Che le cose non andassero per il verso giusto si era già capito ieri sera, quando Matteo Orfini aveva scritto su Facebook il seguente messaggio:

“Ieri notte c’è stato il vertice da Conte, concluso senza un testo perché il governo non aveva pronta una norma. Questa mattina il ministero ha prodotto la bozza di un emendamento che avrebbe dovuto riformulare quello di Verducci”.

Tutti contro la ministra

“Il testo era irricevibile, e per certi versi persino offensivo. Abbiamo spiegato che quella bozza non era la mediazione che ci saremmo aspettati. La ministra ha scelto di andare in tv a dire che è tutto risolto e che l’accordo c’è, mostrando ancora una volta di non aver capito che fare il ministro significa costruire un consenso intorno alle proprio proposte, non cercare di imporle. Il risultato di questo atteggiamento è che alle 23.30 non c’è ancora un testo condiviso. Vedremo domani se arriverà una proposta seria ed equilibrata. Altrimenti per come la vedo io l’unica soluzione possibile sarà approvare l’emendamento Verducci”.

Anche LeU non è d’accordo

Il punto di vista del Pd coincide con quello di LeU. Su Twitter, il responsabile scuola Miguel Gotor ha scritto che “Articolo 1 respinge la riformulazione dell’emendamento del ministro Lucia Azzolina sul concorso per docenti precari perché non corrispondente all’accordo raggiunto alla presenza di Giuseppe Conte. Auspichiamo che prevalga la ragionevolezza e il rispetto delle intese”.

La risposta della Granato

Fino ad ora l’unica risposta è arrivata dalla senatrice pentastellata Bianca Laura Granato – oggetto di questo post. L’esponente politica se l’è presa sia con gli altri partiti di governo e con i sindacati – classico ritornello del M5S: gli altri sono la vecchia politica, loro il nuovo…

Conseguenze?

Per ora è impossibile prevedere cosa succederà. La maggioranza può sempre fare in tempo ad accordarsi su un testo, ma non si può escludere che il muro contro muro resista. E teoricamente si potrebbe arrivare alla crisi di governo visto che giovedì sul testo del decreto verrà posta la fiducia.

Roberto Bosio

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