25 ORE SUL SOSTEGNO: SE “D’OBBLIGO” VANNO RETRIBUITE!

25 ORE SUL SOSTEGNO: SE “D’OBBLIGO” VANNO RETRIBUITE!

Molti docenti stanno tuttora ricevendo sollecitazioni da parte dei Dirigenti scolastici, cui, a loro realmente sì, sta in capo una sorta di obbligo dirigenziale a organizzare corsi sul Sostegno, affinché si iscrivano ad un corso di 25 ore, in realtà ennesima opportunità di lavoro solo per i “formatori”. Per i corsisti, invece, nulla, nonostante il Dott. Giuseppe Pierro, responsabile Formazione del Ministero, il 28 settembre scorso, abbia riferito alle OOSS che questa assurda disposizione sarebbe stata al più preso sospesa: al momento invece è stata solo rimandata a fine marzo. Tutto nasce dalla Legge 178/2020 sulla pretesa “formazione obbligatoria” sul Sostegno per i docenti non specializzati che abbiano studenti certificati nelle classi.

In tutti gli ambiti lavorativi l’aggiornamento professionale rientra nell’orario di servizio prestato e come tale deve essere considerato anche a livello retributivo: escludere le 25 ore di formazione obbligatoria dalle 40 ore di attività funzionali relative ai collegi docenti senza alcun esonero o recupero significa imporre di lavorare gratuitamente, condizione inaccettabile ai tempi odierni. L’unico finanziamento previsto consiste in 10 milioni per la retribuzione dei formatori. Nulla invece è stanziato per retribuire l’impegno lavorativo dei docenti: ancora una volta si ignora la leva salariale.

La domanda è spesso ricorrente: sono veramente obbligatori questi corsi e allora perché molti DS non ne affermano esplicitamente l’obbligo oppure scrivono che “si invita” a frequentarli? È indubbiamente una contraddizione, che si spiega solo col fatto che, qualora si fosse “obbligati” e si sforassero le 40 ore, si potrebbe chiedere il pagamento delle ore eccedenti a 17, 50 €/ora. E chi pagherebbe poi?! Si profilerebbe infatti un danno erariale, in quanto queste sarebbero richieste prive di copertura finanziaria… Ecco un metodo efficace per evitare di essere costretti al corso “obbligatorio”.

Stefano Battilana

Stefano Battilana

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